NOVENA DEL SANTO NATALE (16-24 DICEMBRE)

La Novena del Santo Natale non è una preghiera ufficiale della Chiesa Cattolica ma rientra tra le pie pratiche popolari. Si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, dal 16 al 24 dicembre. Comprende vari testi che vogliono aiutare il popolo di Dio a prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù.

Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.

Invitatorio

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Godi, figlia di Sion,
esulta figlia di Gerusalemme:
ecco il Signore verrà,
e in quel giorno vi sarà gran luce,
i monti stilleranno dolcezza,
e dai colli scorrerà latte e miele,
perché verrà un gran profeta,
ed Egli rinnoverà Gerusalemme.

Ant.
Ecco dalla casa di David verrà il Dio Uomo a sedersi sul trono;
vedrete e godrà il vostro cuore.

Ant.
Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo d’Israele,
portando sul capo la corona regale,
e dominerà da mare a mare,
e dal fiume ai confini estremi della terra.

Ant.
Ecco apparirà il Signore
e non mancherà di parola:
se indugerà attendilo,
perché verrà e non potrà tardare.

Ant.
Il Signore discenderà come pioggia sul vello:
in quei giorni spunterà la giustizia e l’abbondanza della pace:
tutti i re della terra lo adoreranno
e i popoli lo serviranno.

Ant.
Nascerà per noi un bimbo
e sarà chiamato Dio forte:
Egli siederà sul trono di Davide suo padre
e sarà un dominatore ed avrà sulle sua spalle la potestà regale.

Ant.
Betlemme, città del sommo Dio,
da te nascerà il dominatore d’Israele.
La sua nascita risale al principio dei giorni dell’eternità,
e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra,
e quando Egli sarà venuto,
vi sarà pace sulla nostra terra.

Ant.
Quest’ultima parte si canta solo il 24 Dicembre.
Domani sarà cancellata la colpa della terra
e regnerà su di noi il Salvatore del mondo

Ant.
V. Il Signore è vicino.
R. Venite adoriamo.

Polisalmo
Gioiscano i cieli ed esulti la terra *
tripudiate di gioia, o monti.

Prorompono in giocondità i monti, *
e i colli in giustizia.

Perché verrà il nostro Signore, *
e avrà misericordia dei suoi poveri.

Stillate, cieli, dall’alto, e piovano il Giusto le nubi: *
si apra la terra e germogli il Salvatore.

Ricordati, Signore, di noi, *
e visitaci con la tua salvezza.

Mostraci, o Signore, la tua misericordia, *
e donaci la tua salvezza.

Manda, o Signore, l’Agnello dominatore della terra, *
da Petra nel deserto al monte della figlia di Sion.

Vieni a liberarci, Signore, Dio degli eserciti, *
mostraci il tuo volto e saremo salvi.

Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, *
affinché godiamo al tuo cospetto con cuore sincero.

Affinché conosciamo, o Signore, sulla terra la tua via, *
in mezzo a tutte le genti la tua salvezza.

Ridesta, Signore, la tua potenza *
e vieni in nostra salvezza.

Vieni, Signore, non tardare, *
perdona i delitti del tuo popolo.

Oh! Volessi tu squarciare i cieli e discendere. *
Davanti a te i monti si scioglierebbero.

Vieni e mostraci il tuo volto, o Signore, *
Tu che siedi al di sopra dei Cherubini.

Gloria.

Lettura Breve
16 Dic. Gn 3, 1-15; Rm 1, 18-26
17 Dic. Gn 3, 14-20; Rm 5, 12-21
18 Dic. Gn 17, 15-23; Rm 4, 13-23
19 Dic. Dt 15, 13-20; At 3, 18-26
20 Dic. Is 28, 14-20; Rm 10, 5-11
21 Dic. I Sam 2, 1-10; Lc 1, 26-39
22 Dic. Dt 7, 10-16; Ef 2, 12-22
23 Dic. Is 7, 10-16; Mt 1, 18-25
24 Dic. Mic 5, 1-5; Lc 2, 1-8

Inno
L’eco di un grido nitido
gli occulti mal rimprovera:
siano fugati gl’incubi
Gesù dall’alto sfolgora.

Ecco l’Agnel discendere
a condonare il debito:
unanimi con lacrime,
orsù chiediamo grazia.

L’almo autor del secolo
assunse un corpo umile
per liberare gli uomini
facendosi a lor simile.

Nel grembo d’una Vergine
scende celeste grazia:
divien quel sen virgineo
mistero incomprensibile.

Divien quel sen purissimo
un tempio dell’Altissimo:
Maria ancor pura ed integra,
il Divin Figlio genera.

Al Padre, Dio, sia gloria
e al Figlio suo unigenito
insieme col Paraclito
nei secoli dei secoli. Amen.

V. Stillate, cieli, dall’alto e piovano il Giusto le nubi.
R. Si apra la terra e germogli il Salvatore.

Ant. al Magnificat
16 Dic. Ecco verrà il Re, Signore della terra, che toglierà il giogo della nostra schiavitù.
17 Dic. O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, raggiungi gli estremi confini, e con forza e soavità disponi ogni cosa: vieni e insegnaci la via della prudenza.
18 Dic. O Signore, e condottiero della casa d’Israele, che apparisti a Mosè nella fiamma del roveto ardente e gli desti una legge sul Sinai: vieni a redimerci con la potenza del tuo braccio.
19 Dic. O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio i re e che le genti invocheranno: vieni a liberarci, non tardare.
20 Dic. O Chiave di David scettro della casa di Israele, che apri e nessuno può chiudere; chiudi e nessuno può aprire: vieni e libera il prigioniero dal carcere ove siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.
21 Dic. O Astro che sorgi, splendore di eterna luce e sole di giustizia: vieni ed illumina chi siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.
22 Dic. O Re dei popoli, a cui esse sospirano; pietra angolare che congiungi i due popoli in uno: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
23 Dic. O Emmanuele, nostro Re e legislatore, sospiro delle genti e loro salvatore: vieni a salvarci, Signore e Dio nostro.
24 Dic. Quando sarà sorto il sole nel cielo, vedrete il Re dei re, che procede dal Padre come sposo che sorge dal suo riposo.

Si canta il Magnificat al termine del quale si ripete l’antifona.

Orazione
Affrettati, o Signore, non tardare, e impiega per noi l’aiuto della tua grazia celeste, affinché quelli che confidano nella tua pietà vengano sollevati dalle consolazioni della tua venuta. Tu che sei Dio.

R. Amen.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.


Le preghiere della Parrocchia di San Pietro Apostolo